Tabù


Oggi su [tag]Repubblica[/tag] segnalo un interessante articolo di Miriam [tag]Mafai[/tag]. Il titolo è eloquente: "Le parole tabù del centrosinistra". Che poi sarebbero tutte quelle che ci fanno correre il rischio di definire meglio la nostra posizione intorno alla felicità degli uomini. [tag]Pacs[/tag], [tag]gay pride[/tag], fecondazione eterologoga, [tag]eutanasia[/tag]…

Tutti aspetti del vivere civile e personale che non solo non vengono affrontati dal punto di vista normativo (e quando questo accede era meglio lasciar perdere come la [tag]legge 40[/tag] contro cui l’anno scorso si è arenato il referendum abrogativo), ma dei quali in Italia non si può neanche parlare, perché dividono, fanno paura politicamente, fanno tremare le vene ai polsi di un governo la cui maggioranza è più risicata della mia speranza di vincere lo scudetto giocando da centravanti nella Fiorentina.

Però. Ecco. Queste sono tutte considerazioni di mero passatempismo (ovvero l’arte di passare il tempo rimandando ogni rischio) che a parer mio in un paese normale e in un centrosinistra normale meriterebbero un unico, solenne, clamoroso: ECHISSENEFOTTE!

C’è in Italia una parte politica trasversale che giudica l'[tag]embrione[/tag] un essere vivene al pari del malato terminale sofferente a cui non si deve permettere di scegliere quando morire? ECHISSENEFOTTE! Facendo le somme l’altra parte del paese (o della coalizione) dovrebbe avere le palle per provare lo stesso a cambiare le cose.

C’è in Italia una rumorosa e falsamente etica parte politica trasversale che ritiene contrario alla morale che due persone che si amano e che non vogliono sposarsi possano vedere garantiti ugualmente i loro diritti? Come dite? Perché non si sposano in fondo c’è anche il matrimonio civile? ECCHISSENEFOTTE! Loro preferiscono così. Non credono in quella istituzione, ma solo nel loro amore. E tanto dovrebbe bastare per trattarli da cittadini come gli altri.

Così come per la donna che vuole avere un figlio naturale, anche se il seme non è quello del marito con cui vive. Così come per la coppia di malati genetici che preferirebbe che il loro figlio non dovesse affrontare malattie debilitanti o dolorose solo perché non hanno i soldi per poter fare una diagnosi preimpianto in qualche clinica di un paese più civile del nostro (cioé in tutta Europa o quasi).

CHISSENEFREGA! La vita è già così piena di ostacoli e dolori per la maggior parte delle persone che io semplicemente non riesco ad accettare che si possa con tanta ottusità da baciapile a tradimento ostacolare la naturale, umana, dolorosa ricerca della felicità. Che può passare dal un boa di struzzo usato per urlare la propria diversità a una cellula umana che resta congelata a casa del cervello atrofizzato di un vescovo prima e di un politico poi.

E se questa ottusità di pensiero mi fa schifo quando proviene da qualche esponente dell’Udc o di Forza Italia (gente che la felicità fa solo rima con conto corrente), mi fa doppiamente schifo quando proviene da chi ho votato. Basta vedere la levata di scudi che ha provocato Mussi quando ha tolto il veto italiano alla ricerca sugli embrioni in Europa. Sembrava quasi che fosse entrato in un asilo nido di [tag]Bruxelles[/tag] armato di un’ascia a far strage di bambini indifesi!

Non sei gay? Bene, ma non ostacolarli se vogliono sposarsi. Mica sei obbligato a farlo tu!
Hai appena avuto il tuo quindo figlio perché scopi sempre e solo senza profilattico? Perfetto, congratulazioni. Ma perché non dovrebbe provare la stessa gioia anche l’uomo che non ha la stessa tua capacità riproduttiva? Dimmi un solo motivo, cazzo!
T’è andata bene perché quella macchiolina era benigna? Credimi, son felice per te. Ma non sarebbe anche il caso di pensare di fare un po’ di ricerca per capire se le staminali ti sarebbero potute servire nel caso che la prossima volta tu non fossi tanto fortunato?

La sola cosa che dovrebbe contare è permettere alle persone di avere almeno una possibilità di trovare nella propria vita la serenità che tutti meritano (oddio, anche Calderoli?). Parliamone. Troviamo il coraggio di essere uno stato normale, de-vaticanizzato, responsabile e adulto. Lo dico in altri termini, meno aulici e svolazzanti: [tag]Margherita[/tag]? [tag]Udeur[/tag]? LA FINITE O NO DI ROMPERE LE PALLE???

Sennò l’unica speranza rimane davvero una bella tirata d’orecchi europea. Insomma, lo vedranno o no che siamo incapaci di prendere decisioni serie? Lo vedranno o no che qua comandano i preti, anche se ormai la maggioranza degli italiani di quel che dice la Chiesa se ne "stracafotte la minchia" per dirlo alla Montalbano.

Ti prego, cara "unione europea allargata a venticinque", renditi utile. Oltre ai parametrici economici, rendi obbligatori anche dei parametri etici e morali. Lascia godere i benefici del mercato e della moneta unica solo ai Paesi che non hanno paura di essere davvero laici. Gli altri, abbandonali nelle grotte dove meritano di stare. Forse potremmo darci una mossa perfino noi italiani. Forse.

Vaìa

Commenti da Facebook:


One thought on “Tabù

  1. sottoscrivo in toto.
    secondo me c’e’ un “entry level” di civilta’ che purtroppo qui in Italia e’ tabu’.
    e che anche la sinistra, per un calcolo veramente di basso profilo, non ha il coraggio di perseguire…
    basta vedere la non partecipazione del liberal con 300 mq in Piazza Vittorio al Pride…
    ma cos’avranno mai sta gente che puo’ caratterizzarli “di sinistra”…
    oramai, in quanto ad affarismo e a piaggeria (se non connivenza) coi poteri forti sono messi peggio del PSI di Craxi: almeno ai tempi era lui che faceva il direttore d’orchestra…
    questi riescono a addirittura a derogare sui Principi di Civilta’…
    piu’ ci penso e piu’ mi incazzo!!!

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