Mannaggia alla miseria, questa cosa non la reggo più! Ma perché va così di moda mettersi chiappe all’aria per protestare/manifestare/sensibilizzare/creare su qualsiasi cosa?
Nudi per le opere d’arte in 20.000 su una spiaggia, in 10.000 su una torre, in 100 per strada. O nude in tre davanti a Burberry per protestare contro lo scuoiamento dei conigli!!! (come nella foto che ho inserito a inizio post). Palle al vento contro le compagnie petrolifere o minne volanti contro la desertificazione, la strage delle balene e la fame nel mondo (se non l’han fatto, lo faranno!).
“Peli-pubici-poco-pudici” che sempre e comunque di mettono in mostra per qualche buona causa, perché forse è questo l’unico modo di attirare l’attenzione di media sempre più sclerotizzati e narcotizzati alla ricerca dello shock da spendere facile, magari nella fantomatiche colonne di approfondimento dei quotidiani on line.
Dove il concetto di “multimedia” si concretizza ormai solo più in super-modelle naked, nudisti da battaglia (appunto), opere d’arte rivoluzionarie, gossip e cure mediche a base di sadomaso.
Comunque ho deciso. D’ora in poi forse lo farò anche io. Invece di telefonare a decine di giornalisti per spiegargli la bontà dell’evento o del prodotto che cerco di vendere mi limiterò a una secca e diretta comunicazione di servizio: “Lunedì, alle 18, si mettono nudi in tre da Fnac per presentare un nuovo servizio on line: sindaco, vescovo ed esperto del settore”.
Flash! La comunicazione…
Vaìa
ok..lunedi allora evitero di passare alla fnac eheh
meglio questa carne al vento che “canne al vento”
Comunicazione di servizio. Lunedì alle 18 non ci sarà niente di niente da Fnac… Men che meno con nudisti… :- ) ogni riferimento a persone o cose e puramente casuale!
L’importante è averci il fisico…
fosse per me, specie di questa stagione, il nudismo sarebbe istituzionalizzato ovunque, e per far scalpore bisognerebbe vestirsi per protestare!