Se non ci fosse, dovrebbero inventarlo. Parlo ovviamente di Nicola Legrottaglie, che dalle pagine de “La Stampa” di oggi torna a predicare la sua visione della fede. Che è poi più o meno la stessa dell’Inquisizione nel 1200.
Ma leggiamo insieme alcune frasi fra le più belle. Io non commento, che poi mi scrivono che sono un infedele.
- Gay: «Nella Bibbia c’è scritto chiaro e tondo che l’omosessualità, sia maschile che femminile, è peccato. Ma i gay fanno parte del mio prossimo e quindi li amo». Bontà sua.
- Fecondazione artificiale: «Giocare al piccolo chimico con la vita, con quella parolina che spetta solo a Dio, mi fa molta paura». Diabolica provetta.
- Politica: «Votai Berlusconi: mi era simpatico ed era presidente di un grande Milan». E ora gioca nella Juve, tutto torna.
- Calciomercato: «Ho rischiato di finire al Besiktas. Nonostante la fiducia nei piani imperscrutabili del Signore mi chiedevo: “Ma perché proprio dai musulmani mi vuoi mandare?”». Dio-Moggi?
- Schemi: «La fede va coltivata, lo spirito deve essere allenato, altrimenti per il Diavolo è facile insinuarsi e vincere. Il Male gioca in contropiede. Un cristiano di fede solida deve saper tenere alta la linea difensiva e lasciarlo sempre in fuorigioco». Sacchi Santo subito!
Ecco. Ho promesso che non commentavo e non lo farò. D’altra parte… che potrei davvero dire?
Chi volesse continuare a divertirsi può comprare la sua biografia: “Ho fatto una promessa” (PIEMME). Sennò, se giustamente volete tenervi i soldi per l’abbonamento al sito XXX-Oldiesbutgoldies.com allora trovatevi una copia de La Stampa in un qualsiasi bar (oggi forse anche in una qualsiasi Parrocchia) e andate a pagina 50. O qua, se proprio non volete sbattervi.
Amen… Ops, cioè… Vaìa