Dicono che forse si salverà. A dire il vero non mi fa né caldo né freddo, a parte una comprensibile empatia per chi è colpito da ictus, malattia che purtroppo in famiglia abbiamo conosciuto bene.
Quel che mi incuriosisce, della stessa curiosità di un entomologo di fronte a una formica mezza schiacciata, è capire cosa ne sarà di lui e a cosa o a chi potrà servire ancora “sulla via della pace” (le virgolette sono d’obbligo).
Per capirci meglio, mi chiedo chi gli reggerà la mano mentre stringerà quella del capo palestinese nelle foto di rito. Giorgino Bush? E’ per questo che lo stanno ritirando fuori a forza dal regno dei morti? Per continuare a lavarne l’immagine ed esibirlo al momento giusto?
Vaìa