Diego Della Valle non ha commesso illeciti sportivi. Io l’ho sempre detto. Ora lo dice anche una sentenza di ieri della Camera di conciliazione e arbitrato del Coni (se ne parla qua), accumunandolo nella riabilitazione al fratello Andrea e al presidente della società viola Mencucci.
Nessun illecito, quindi, al massimo qualche telefonata da giudicare "scorretta" nella forma, ma non nella sostanza: chiedere un giusto trattamento per una squadra che era stata presa sotto mira dalla classe arbitrale a causa di un presidente che voleva rompere le uova nel paniere dei diritti televisivi (l’ho scritto a suo tempo qua e soprattutto qua).
Nessun incontro proibito, quindi, con il capo degli arbitri Bergamo per questioni di malaffare. Il loro appuntamento "è avvenuto in un locale pubblico e non in modo segreto e clandestino", con l’obiettivo unico di "segnalare al vice presidente federale e a uno dei designatori la preoccupante situazione di classifica della Fiorentina".
Bene. Bravi. Bis. Intanto l’anno scorso in Champions League non ci si è andati per i -30 di penalità sul campionato concluso. Né ci si andrà salvo miracoli quest’anno, grazie ai -15 punti di penalità sul groppone alla partenza. Intanto qualcuno (più a nord, pirletti!) gioirà per il secondo scudetto regalato e qualcun altro (più a sud, aò) tornerà per la seconda volta in coppa campioni.
E per finire ora viene fuori che i colpevoli sono innocenti e che non ci sono, in pratica, prove concrete (ma và?). Una vittoria di Pirro, insomma. Di quelle che a voler essere fini si dice "che lasciano l’amaro in bocca". A voler essere fini, appunto. A me, per il momento, fan solo girare le palle!
Vaìa
Pensa Berlusconi quanto starà ridendo…Chissà se Della Valle si azzarderà ancora a parlare… cmq, solidarietà, fratello.