Incredibbile, amici!


"Incredibbile amici!". Lo direbbe il buon Altafini davanti a un’azione da gol come si deve. E di certo lo ripeterebbe anche Maurizio Crozza nella sua imitazione. Beh, anche se non lo avrei mai creduto, da martedì sera lo dico anche io. Ma mica per la mia Fiorentina (che fra parentesi ieri ha preso due pere da un Parma simil Brasile ’70)… No, per Claudio Baglioni!

Calmi. Restiamo calmi. Non sono mai stato un fan del Claudione nazional popolare amato da generazioni di nonne-mamme-figle (nonché da mia moglie), ma il suo concerto di martedì sera al Palaisozaki di Torino è stato davvero bello e coinvolgente. Premetto che non dovevo andarci, ma ho sostituito all’ultimo minuto un’amica di mia moglie caduta malata (non voglio fare insinuazioni…), giusto per non far zompettare da sola la mia signora al sesto mese di gravidanza (come ha fatto regolarmente, ma con me accanto).

Sconvolto dall’evento, stamattina mi sono scoperto perfino a cantare "Io ti voglio, quanto ti voglio, e non mi importa nulla di quel che hai fatto, se ci sei stata a letto" di ritorno dall’asilo del pupo. Quindi ho analizzato a mente fredda i motivi per cui mi sono lasciato trasportare tanto. Ecco i principali:

1) "Stop philosophy": per una volta il Baglionzo non si è lasciato trasportare nei suoi sproloqui filosofici. Ovvero in quei lunghi intervalli fra una canzone all’altra riempiti da frasi come "siamo ancora qua insieme da me a voi in questo viaggio chiamato vita, pieni di sogni, speranze, desideri. tutti insieme, ancora insieme, da noi a voi…" (da leggere con un tono fra il vellutato e il gattone in calore). C’ha fatto ricorso con estrema moderazione, insomma. E con estrema soddisfazione del sottoscritto, le cui pelotas si sono allungate senza ritegno in più di un’occasione

2) "Rock & roll, baby": sarà che a 56 anni suonati Baglioni sta vivendo una seconda adolescenza, ma la maggior parte dei brani è stata rivisitata in una chiave rock assolutamente irresistibile. Con schitarrate degne di Hendrix e batterie lanciate senza freni giù da una montagna. Niente a che vedere con il suo vecchio (solito) stile melenso a tratti insopportabile. E soprattutto senza arrangiamenti agghiaccianti in salsa rap. Che per esempio avevano massacrato una delle sue canzoni più belle (Poster) in concerti passati… Con tanto di cappellino – ORRORE! – calcato in testa al contrario. Come un qualsiasi tamarro o il prototipo del giovane concorrente di Genius.

3) "Timeless": e non mi riferisco solo alla sua carriera estremamente longeva, ma anche al fatto che ha suonato ininterrottamente (e sottolineo ininterrottamente) per tre ore filate. Nessuno stacco. Nessuna incertezza. Voce sempre al top (a volte un po’ troppo urlata, a dire il vero). Ha suonato tutto e di tutto. Mettendo insieme un repertorio sconfinato, bis compresi. Così che quando ha salutato e se ne è andato nessuno ha avuto il coraggio e la faccia da culo da mettersi a chiedere di più. Anche perché la maggior parte degli spettatori (nonne comprese) era stanca come lui a forza di cantare e saltare a tempo.

4) "It’s my life": alla fine il miscuglio di canzoni d’epoca che conoscevano anche i muri e di foto sulla carriera di Baglioni proiettate dai monitor sul palco mi hanno fatto un effetto strano. Quello cioè di far in qualche modo parte di quella storia, di esserci cresciuto insieme, di averla avuta come sottofondo delle mie vacanze, dei miei amori, delle mie avventure… Cazzo! Se c’è riuscito con me che l’ho sempre sopportato a fatica capisco bene le lacrime di commozione delle tante nonne-fan presenti con "marito morto a carico" (nel senso che sembrava imbalsamato sulla sedia, tanto era scazzato). Insomma, 10+ per il procurato effetto empatia, diavolo di un cantante dalle mille risorse markettare!

Insomma, grazie Claudione! Mi hai fatto passare un’ottima serata. Ho perfino canticchiato sottovoce e dimenato un po’ il piedino a tempo. Non l’avrei mai pensato. In fondo cambiere idea è una di quelle cose che danno più soddisfazione… o no? E poi vuoi mettere? Gorgheggiare come fai tu è fantastico: eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh eeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhh

Vaìa

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3 thoughts on “Incredibbile, amici!

  1. Contando che “Noi no” è una canzone dedicata al PCI.
    A me Baglioni piace. E l’avrò visto live almeno 14 o 15 volte (causa sicurezza ai concerti: non sono un suo fan così sfegatato)

  2. 14 o 15 volte? wow… rischi di finire nella sua fanzine.
    Mi sembra che si chiami…
    eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh eeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhh zine… :-)

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