È morta la moglie di Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina.
Non voglio fare della facile retorica. Persone splendide muoiono in ogni angolo del mondo in ogni momento. Quello che voglio ricordare è il riserbo e la discrezione con cui l’allenatore della Fiorentina ha gestito tutta questa difficile situazione dal 1999 a oggi. Dall’abbandono volontario della panchina giallorossa nel 2004, per star vicino alla moglie che si era riammalata, fino alla scusa ufficiale della “colica renale” che l’ha tenuto lontano da Reggio Calabria per la partita di domenica scorsa.
Ne approfitto quindi per chiedergli idealmente scusa per aver bofonchiato alla vista delle discutibili scelte tecniche del suo sostituto. E per porgergli da questo mio piccolo e fiorentinissimo palco viola tutte le mie più sentite condoglianze.
Vaìa
L’ho saputo oggi anche io. E non sapevo nulla, neanche che fosse malata.
La discrezione è merce RARISSIMA di questi tempi e questo caso ne è la riprova.