31 gennaio 1945
Miei cari,
nelle mie ultime ore è più vivo che mai il mio affetto per voi e voglio dedicarvi queste ultime righe. Il nostro comune nemico vuoi fare di me solo un triste ricordo per voi, per tutti coloro che mi conoscono e mi vogliono bene. Mi hanno condannato a morte, mi vogliono uccidere. Anche nelle mie ultime ore non sono venuto a meno nella mia idea, anzi è più forte e voglio che anche voi siate forti nella sventura che il destino ci ha riservato. Datevi coraggio, sopportate con serenità tutto ciò sperando che un giorno vi siano ricompensate le vostre sofferenze. Muoio, ma vorrei che la mia vita non fosse sprecata inutilmente, vorrei che la grande lotta per la quale muoio avesse un giorno il suo evento. Termino per sempre salutandovi e chiedendovi perdono di tutto ciò che ha potuto rattristarvi.
Addio papa, mamma, Ines, Anita, salutatemi Elio il giorno che lui potrà ritornare. Addio per sempre
Bruno
…
Edda
voglio scriverti queste mie ultime, e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime si, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l’idea che c’è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso. Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l’idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell’amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre. Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda
Bruno Frittaion (Attilio), 19 anni. Processato il 22 gennaio 1945 dal Tribunale Militare Territoriale tedesco di Udine -. Fucilato il 1f ebbraio 1945 nei pressi dei cimitero di Tarcento (Udine), con Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Pietro Zanier.
Vaìa