Irresponsabilità sociale


Facendo la rassegna stampa mi cade l’occhio su un gustoso articolo del [tag]Sole 24 Ore[/tag] di stamattina ("[tag]Sodalitas[/tag] premia l’etica di impresa", pag. 15), subito preso e catalogato nella categoria "responsabilità sociale". Che è quella cosa per cui un’azienda se la può tirare dal punto di vista etico se tratta i suoi dipendenti come esseri umani, non scarica liquami tossici nelle fogne e non usa bambini ciechi bendati per cucire i palloni.

Si tratta di un premio annuale (siamo alla quarta edizione) assegnato dall’Associazione Sodalitas, nata – leggo dal Sole – «su iniziativa di Assolombarda per creare un ponte fra imprese e no-profit». D’altra parte il popolo sovrano sembra appoggiare l’iniziativa, se è vero che secondo una ricerca Eurisko per il 75% del campione – rileggo – «la responsabilità sociale è un aspetto fondamentale per la crescita delle aziende».

Bello, bello, bellissimo. Continuo a leggere e che ti scopro? Che il primo premio è andato <fanfara> a [tag]Telecom Italia[/tag] </fanfara>! No aspetta, scusa un attimo. Alla stessa Telecom Italia che in questi giorni è sotto accusa per aver spiato e schedato le telefonate di migliaia di italiani o di ex clienti? La stessa Telecom di cui [tag]Beppe Grillo[/tag] quasi quotidianamente denuncia le malefatte, come ad esempio quella di attuare politiche di gestione della banda quantomeno curiose?

Magari, penso, di Telecom Italia ce n’è più d’una. Così vado sul sito Sodalitas e mi guardo le motivazioni ufficiali. Gaudio! Di Telecom ce n’è una sola e ha vinto il primo premio (anche se ex aequo) – leggo – «per aver offerto con "[tag]Telelavoro Info 12[/tag]" un progetto lavorativo che vede coinvolti numerosi detenuti in un’attività legata al core business dell’azienda e individuato un’esperienza replicabile in altre realtà carcerarie». In pratica un call center rieducativo a San Vittore.

A prescindere che sono curioso (non ho trovato informazioni in Rete) di sapere se i detenuti vengono pagati e quanto (sicuramente meno della miseria che normalmente danno agli impiegati a piede libero), voglio chiudere questa chicca assoluta: il virgolettato socio-noprofit-impegnato-pseudosocialista del Presidente della Regione Lombardia [tag]Formigoni[/tag]. Uno, per capirci, le cui opinioni politiche mi fanno sopportare con allegria l’idea di Mastella Ministro della Giustizia (l’altro trucco è pensare a Calderoli ministro delle riforme).

Eccolo: «La Lombardia è terreno fertile per iniziative sempre più diffuse di responsabilità sociale d’impresa: la nostra regione è, infatti, la patria di quel "capitalismo sociale" del sistema di Piccole e Medie imprese, basato sulla capacità dei nostri imprenditori di coniugare competizione e solidarietà, efficienza e attenzione al territorio. Credo che l’incontro di oggi e il lungo elenco di aziende premiate rappresentino una importante conferma che tale volontà e tale coinvolgimento esiste» (qua il testo completo pdf).

Che bella regione! Che belle parole! A me però fanno venire in mente due cose, soprattutto. La prima è che quello di addetto stampa a volte può rivelarsi un mestiere infame, specie quando ti costringe a pitturare d’oro la merda. E la seconda è che è un peccato che il Presidentissimo abbia tralasciato di citare l'[tag]evasione fiscale[/tag] record registrata in [tag]Lombardia[/tag] nel 2005, che si è fermata ad appena 5,48 miliardi di euro!!! Però lo capisco, forse avrebbe cozzato un po’ con l’immagine della "patria del capitalismo sociale"…

Nel dubbio, consoliamoci cambiando operatore.

Vaìa

Commenti da Facebook:


3 thoughts on “Irresponsabilità sociale

  1. sono senza parole…
    già mi sembra paradossale assegnare un premio ad aziende che semplicemente rispettano le leggi vigenti (che so io, lo Statuto dei Lavoratori del 1971, la Legge Merli contro l’inquinamento del 1974, le norme sulla trasparenza dei Bilanci etc…)…
    ma la Telecom?????????????????????????????
    MA PER FAVORE…

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