Giuro, volevo fare quello aperto di vedute…


Giuro, volevo fare quello aperto di vedute… Quello che in fondo "siamo un grande Paese democratico", dove chi vince governa e chi perde va all’opposizione. Illudermi che entrambi saremmo stati comunque uniti dal senso dello stato. Che bella espressione: SENSO DELLO STATO. Che è poi quella cosa per cui io ho fiducia in te, anche se la pensi diversamente. Perché tu, come me, sai che la carica che ricopri non appartiene a te, ma a tutti. A me, che ho votato dall’altra parte, come a quelli che a votare non ci sono andati proprio.

Perché, diciamoci la verità. Nessuno nel mio cervello si aspettava di vincere (Ho detto nessuno, smettila… STAI ZITTO! TU NON ESISTI, NON ESISTIIIII). Magari pensavo che avremmo perso meno male, ma certo non che avremmo vinto. Per cui mi ero preparato spiritualmente a vederli riapparire uno dopo l’altro… i Calderoli, i Bossi, gli Scaiola, i Vito, gli Schifani, i Bondi (Fini, no, chissà che fine ha fatto). Fino all’apparizione – purtroppo a oggi soltanto telefonica – di Re Silvio III. Perché anche loro, in fondo, – mi ripetevo – avevano il SENSO DELLO STATO. Fatto a modo loro, forse un po’ più elastico e rozzo del mio. Facilone, truffaldino, albertosordiano… Ma ce l’avevano. Altrimenti come facevano a guidare per tre volte un Paese?

E anche i loro elettori – mi dicevo – eddai, in fondo saranno come noi. Avranno ideali diversi. Ma saranno pur fieri di appartenere a un paese così meraviglioso e fragile da far gonfiare il cuore di tenerezza e orgoglio. Proprio come un bambino che ancora non sa comportarsi da solo eppure si atteggia da uomo. Eddai – pensavo – noi italiani in fondo siamo tutti uguali. Siamo simili, chi non ha commesso qualche marachella. Qualche regola non rispettata? Qualche sbuffo di fronte a regole assurde? Nessuno? Dai, siamo sinceri. Anche a noi ogni tanto piace sfuggire a qualche leggina un po’ stupida o esosa… Magari le principali le rispettiamo, ma in fondo… Saltata una saltate tutte, no? Anche loro saranno elettori dotati di SENSO DELLO STATO!

Ecco, con questo spirito pacioso e rassegnato, da gatto docilmente avviato a una serena castrazione, mi sono sorbito exit poll (ah, pensavo peggio), prime proiezioni (occazzo!) e seconde proiezioni (ocazzoporcocazzo!). Ho seguito zappingando Mentana, Fede, Vespa, IltiziodeLa7 etc etc etc. E, stupito per i toni insolitamente calmi di Scaiola e compagnia, ero quasi convinto che davvero fossimo davanti a un punto di svolta. Di fronte al soprendente SENSO DELLO STATO di "quegli altri".

Così mi sono collegato al back office di WordPress per raccontare questo mio nuovo stato d’animo, fatto di minore angoscia e di un tranquillo senso di torpore da shock post-traumatico che mi ha reso quasi insensibile al mondo. Quando ho visto che su "I blog it" qualcuno aveva commentato il mio post ripreso gentilmente dal buon Axell. Ma sì, quel post di qualche giorno fa, quello in cui dicevo che un conto era l’eroe mafioso Mangano, un conto gli eroi veri, quelli che la Mafia aveva ammazzato. E ho letto il commento di un certo "Paolodilautreamont".

Ecco due chicche (il grassetto è mio, serve per sottolineare i passi dove ho sorriso. Il grassetto corsivo è per quelli dove mi sono proprio scompisciato):

Faccio notare che Mangano subì diversi ergastoli con prove alquanto anomale. Ma questo riguarda lui e la sua vita, dopo la morte. Faccio però notare che la scorsa settimana un tipo che ha ucciso l’amante, seppellendola viva col bambino che aveva, si è preso “appena” trent’anni. Allora dico che se si vuole continuare a pensare alle favole sulla giustizia non si guardi solo da una parte, ma si pensi anche alle Forleo e ai De Magistris o al caso Moro… l’ipocrisia e il monocolismo lasciamoli ai Travaglio…

Per nonparlare del fatto che la morte di Falcone e di Borsellino potrebbe anche essere legata a un’inchiesta sui fondi sovietici eventualmente trasferiti in Italia dopo la caduta del Muro. Falcone stava per andare a Mosca, quando saltò in aria con un attentato troppo di “geometrica potenza” per essere di mafia

Ora, forse la mia risposta è stata un po’ troppo "a caldo". E me ne scuso soprattutto con Axell, che da signore ha risposto in ben altro modo. Ma leggere due frasi così, in una serata così, dopo una giornata così… Beh, mi ha provocato alcune reazioni:

  1. Sono uscito dal torpore post shock traumatico
  2. Ho pensato che questo signore era un cretino, perché altrimenti cose del genere (i comunisti che uccidono Falcone) non le puoi nemmeno pensare, figuriamoci scriverle
  3. Ho realizzato che sia questo signore che il partito a cui si fa riferimento (basta leggere il suo blog, che non linko per non regalargli nemmeno un contatto) NON POSSONO GENETICAMENTE AVERE SENSO DELLO STATO
  4. Ho ringraziato questo tizio per avermi risvegliato

E adesso sto meglio. Mi girano i coglioni, sono preoccupato per il futuro dei miei figli (e non è una frase fatta, cazzo, ne ho due!), ho il terrore della scuola che potranno trovare ("Resistenza? What’s resistenza, daddy?") e sono consapevole che mi troverò presto a vivere nel ghetto laico di Torino, insieme a pochi altri costretti ai lavori forzati con la foto di un feto abortito cucita sul bavero della giacca.

Però sto meglio. Perché mi è bastato leggere quelle poche, misere righe di un "blogger" di destra per sentirmi MERAVIGLIOSAMENTE e nuovamente dalla parte della ragione. E io ne sono certo. Noi sappiamo distinguere. Avremo mille difetti, saremo atavicamente incapaci di governare, ma sappiamo cogliere le differenze fra servitori e servi. Noi abbiamo il SENSO DELLO STATO. Voi avrete lo Stato, ma sempre e comunque senza esserne consapevoli, né responsabili.

Siamo sopravvissuti al 1994 e al 2001. In qualche modo (datemi solo il tempo di trovarne uno) sopravviveremo anche al 2008. "We are the goog guys".

Vaìa

 

Commenti da Facebook:


5 thoughts on “Giuro, volevo fare quello aperto di vedute…

  1. Minchia sì.

    E comunque non mi pareva un commento di destra il suo, quanto più un commento da macchietta di Guzzanti. Hai presente lo sketch “ahò, funziona sempre”?

    La destra questi l’hanno ammazzata.

  2. Non ci crederai, ma, leggendoti, mi hai ancora più convinto che non ho sbagliato a votare PD. Starò invecchiando? oppure vale il detto sbagliando si impara? Oppure sono diventato padre anch’io e quindi….. Però in fondo in fondo mi resta sempre un po’ la sindrome di “indovina chi viene a cena?”…. tu che dici passerà?

  3. Certo che sopravviveremo! Questo è lo spirito giusto. Rivoglio la tua ironia che ne ho bisogno per la mini serie 2.0 che ho lanciato. Si chiama “il conformista”.

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