Caro Babbo Natale. Ovvero per un Natale davvero di sinistra


Caro Babbo Natale,

so che non esisti. Tutti ti vorremmo, ma tu non ci sei. Sei un’illusione a cui credono le anime candide e i bambini, non certo i vecchi burberi presi a schiaffi dalla vita come me. Un po’ come quando ci dicono che il Partito democratico è di sinistra. Sono leggende, credenze… a cui ci aggrappiamo per non affondare.

Ma concedimi per un istante di mettere da parte il mio materialismo storico per scriverti una bella letterina. Che poi sotto quella barbona bianca tu abbia la faccia di Veltroni, non importa. Tanto quello che chiedo a te, potrei chiederlo benissimo anche a lui. Che purtroppo esiste sul serio.

Allora…

Caro Babbo Natale… Regalami per queste sante feste qualche speranza in più. Non doni tecnologici, non benessere o salute. Ma solo qualche speranza in più. Ad esempio, che finalmente chi si ostina a governare quel che resta del Pci/Ds/Pd la smetta una buona volta di rincorrere il “Grande Centro Moderato” (GCM).

Io non ne voglio più sapere del GCM. Il GCM è la somma e il simbolo di tutti i nostri mali. Una marea di gente brutta, opportunista, indecisa, paramafiosa, clerical-fascista che riassume in sé ed esalta lo stereotipo dell’italiano brava persona che fa gli interessi della sua famiglia e vive di espedienti, aiutini e raccomandazioni.

Persone che per vent’anni hanno votato fascista, per i cinquanta successivi la democrazia cristiana e oggi forza italia (o la lega, “per protesta”). Gente per la quale il compromesso è un dovere prima che una necessità. Gente che ruba i posti nei parcheggi, che non paga le tasse, che non fa la coda, che pensa che tutto le sia dovuto, che lecca i potenti e schiaccia i disgraziati. Che spesso sono appena un po’ più disgraziati di loro.

Se proprio dobbiamo perdere ogni elezione che Dio (buono, pure lui…) mette in terra, almeno facciamolo coerentemente con i nostri ideali. Sentiamoci e comportiamoci da persone “diverse” e migliori. Io lo sono. Lo siamo in tanti. E se dobbiamo proseguire con allegria a prendere bastonate in faccia, almeno non perdiamocela prima… la faccia, voglio dire.

Scusa, Babbo Natale, sono confuso e stanco. Forse non riesco a spiegarmi… Ma… voglio dire… Abbiamo imbarcato troppi ex Dc per compiacere questo GCM che alla fine il loro brutto modo di pensare e di agire ci è entrato dentro. Ci ha corroso, soprattutto perché nel tempo noi stessi abbiamo gettato alle ortiche con troppa fretta quello che eravamo, senza essere capaci di diventare qualcosa di meglio. Che poi magari non si tratta di capacità, ma di semplice voglia. Il che è peggio ancora.

Poi, caro Babbo Natale, spiega alla classe dirigente del partito democratico che noi, come dire, vorremmo non vederli più. Basta con i Veltroni, i D’Alema, i Rutelli e compagnia cantante. Hanno perso elezioni, distrutto la sinistra, favorito faccendieri e banchieri, tollerato, patteggiato, rinunciato. Cosa devono fare ancora prima di andarsene? Ammazzare qualcuno (oltre al nostro passato e al nostro futuro, intendo)?

E soprattutto: basta con i teo-dem! Cazzo… (ops, scusa Babbo). Cavolo! Noi eravamo atei e materialisti. Va bene, sono passati tanti anni, siamo cambiati. Però baciapile, mai! Mai! Mai! Mai! Noi siamo quelli che devono lottare per le minoranze, i diritti laici, lo Stato pubblico. Ecco, Babbo Natale… Fammi questo regalo: concedimi prima di morire di poter vedere la Binetti presa a calci in culo fra due ali di folla bestemmiante… che la sospinge a suon di santi e madonne fino al Vaticano. O in Iran, che è lo stesso.

Concedimi di perdere tutte le prossime dieci elezioni per aver avuto il coraggio di dire: lasciate in pace Peppino Englaro! Per aver difeso il diritto di sua figlia ad avere una morte dignitosa, come voleva lei. Per aver avuto il coraggio di avviare un’estenuante calvario giudiziario per sancire un precedente valido per tutti. Senza prendere accordi nel segreto di una stanza di ospedale per una soluzione rapida, indolore e silenziosa. Come molti altri (Chiesa in testa) avrebbero fatto e preferito.

Stai prendendo nota, Babbo? Lo sono che è un regalo impegnativo. Come dici? Se non preferisco un bel Macbook Pro invece? Mah… vediamo… No! Senti Babbo, non mi tentare. Io sono molto più debole di quel che sembra (che è già parecchio). Che dici? La Juve in B per 30 anni e la Fiorentina campione d’Italia e d’Europa?… Caspita… Certo che… Fiuuuuu… Voglio dire…

Fammici pensare…

No, dai! Fammi fare la persona seria per una volta. Se puoi fai qualcosa per questo schifo di paese. E per questo schifo di politici che ci siamo trovati a gestire l’eredità del più grande partito comunista dell’Occidente… Che roba, eh? Senti come suona bene: “Il Più Grande Partito Comunista Dell’Occidente!”. Enrico Berlinguer, questione morale… Oggi se ne riempiono la bocca tutti fra le macerie del Pd, ma nessuno di loro ci tornerebbe davvero. Per cui levaceli di torno, davvero. Loro e i loro cortigiani e Consorti.

Perderemo? Perderemo. Amen! Non sarebbe la prima volta e nemmeno l’ultima. Ma almeno poi, dopo, quando guarderemo il telegiornale o leggeremo un giornale o sentiremo qualche chiacchiera qualunquista sul tram… Beh… Almeno ci sentiremo davvero migliori. Voglio dire, va già bene quando senti di esserlo tu… Ma quando sai che il tuo essere una brava persona è rappresentato anche in Parlamento e che davvero qualcuno può portare avanti le tue idee anche là… Beh! E’ tutta un’altra cosa! Ti torna davvero la sensazione di far parte di qualcosa di più grande di te, che ti accoglie e ti fa sentire capace di volare. Perché non sei da solo.

Quanto agli altri… Ai Berlusconiani, ai leghisti, ai fascisti e agli juventini… Non so davvero. Sei Babbo Natale… Voglio dire… sei un gran figo, nel tuo lavoro fai miracoli. Porti i regali in una notte a tutti i bimbi del mondo… Nessuno può rimproverarti nulla… Ma insomma… Forse per cambiare loro non basterebbe nemmeno quello che c’è molto più in alto di te… Che poi, non è che in lui io ci creda molto di più. E poi, se non lo ha fatto in tanti anni vuol dire che pure lui c’avrà avuto il suo interesse. D’altra parte guarda che rappresentante gli hanno scelto, qua sulla Terra!

Comunque sono contento di averti scritto questa letterina. Se non ricordo male la devo imbucare senza indirizzo. Basta scriverci per Babbo Natale. Dai, faccio ancora quest’ultima cosa. Poi stacco e me ne vado in vacanza anche io. Se le cose proseguiranno come prima, vorrà dire che almeno mi sono sfogato scrivendo un po’. Ma se davvero qualcosa cambiasse… Giuro che mi batterò personalmente per farti arrivare la prima tessera del Nuovo Partito Democratico.

Tanto sarebbe di nuovo rossa, sul tuo vestito si intonerebbe alla grande! La puoi anche tenere nascosta se vuoi, mentre lavori. O magari ostentarla con fierezza insieme all’Unità quando scenderai per il camino di qualche amico di Bossi (fra parentesi, alle loro bambine porta le Barby di colore, così almeno ci facciamo quattro risate).

Insomma… Stammi bene Babbo Natale… e grazie!

Il piccolo Maurizio

ps
Se per caso, poi, ti ricordassi che fine ha fatto il commodore 64 che ti avevo chiesto nel 1983… non mi farebbe schifo.

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2 thoughts on “Caro Babbo Natale. Ovvero per un Natale davvero di sinistra

  1. Se non sapessi quanto è grande il tuo humour mi farebbe davvero schifo essere da juventino messo in mezzo ai berlusconiani, ai leghisti e ai fascisti. Magari sono in molti come me che sottoscriverebbero la tua lettera. Tanti auguri!

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